Impianti citofonici e telefonici

impianti citofonici e telefonici milanoGli impianti citofonici e telefonici, pur non essenziali al conseguimento dello status di abitabilità di un immobile - sia esso adibito ad abitazione, ufficio o locale ad uso commerciale – hanno ottenuto una enorme diffusione, in quanto capaci di compiere una serie di azioni sempre più necessarie nella vita di tutti i giorni.

Gli impianti citofonici sono in sostanza dei comandi in grado di aprire a distanza porte e cancelli, mettendo in comunicazione l’interno di un immobile con l’esterno. E’ questo infatti, il compito più frequente che tale tipologia di impianto è chiamato a svolgere, ma esistono anche citofoni interni, atti a mettere in comunicazione diverse stanze, situate su uno stesso piano o su più piani, nell’ambito di uno stesso edificio. In tal senso, si pensi in particolar modo ad uffici o locali aziendali che hanno la necessità di mettere in comunicazione gli impiegati dislocati in diverse aree dell’immobile.

Dal punto di vista tecnico, un sistema intercomunicante come il citofono non è molto diverso un telefono di linea fissa, dato che entrambi gli apparecchi si basano sulla trasformazione delle onde sonore emesse dalla voce umana in variazione di tensione. Inoltre, i due sistemi vantano alcuni elementi in comune quali pulsantiera, altoparlante, microfono. Le differenze attengono ad altri elementi che sono specifici dei due apparecchi, come il sistema di selezione per il telefono e l’unità esterna per il citofono. Naturalmente, alla base di un telefono di linea fissa vi è una rete pubblica di connessioni sottotraccia che collegano la centralina alla quale fa riferimento l’apparecchio, ad un sistema di cavi che permette l'interconnessione con gli altri telefoni.

Il citofono, invece, è un sistema a circuito chiuso che prevede una pulsantiera in grado di chiamare un interno e di eseguire azioni quali l’apertura di un portone o di un cancello, due unità audio che consentono la comunicazione tra l’interno e l’esterno dell’immobile, un alimentatore che fornisce la corrente elettrica necessaria al funzionamento del sistema. Il comando che permette l’apertura a distanza è detto apriporta ed è di solito costituito da un relè collegato ad una serratura elettrica o ad un sistema di apertura automatico. L’unità interna del citofono è dotata di un avviso sonoro collegato al pulsante posto all’esterno, oltre che di un microtelefono che permette la comunicazione tra le due unità. Nel caso di condomini o di edifici con diverse unità abitative, all’esterno è presente un sistema digitale che prevede tanti pulsanti quanti sono gli immobili, di solito contrassegnati dal nome del proprietario o da codici numerici. In un sistema citofonico singolo, vi è un solo filo che collega le due unità; in un sistema digitale, vi sono due fili deputati alla trasmissione del codice che corrisponde all’unità abitativa prescelta. Sempre più frequenti, inoltre, sono i citofoni che permettono all’unità interna di visualizzare la porzione immediatamente prospicente l’unità esterna: si tratta dei cosiddetti videocitofoni, provvisti di una telecamera esterna corrispondente ad un piccolo monitor interno.

Gli impianti telefonici fissi, invece, oltre che per la loro interconnessione alla rete pubblica, si distinguono a livello strutturale dalla presenza di un sistema di selezione, vale a dire quel dispositivo che concretamente permette di comporre infinite combinazioni di numeri diversi.